martedì 8 ottobre 2013

L'Angolo al Veleno: Come concepire una buona storia

 

Come concepire una buona storia



Benvenuti alla prima puntata di questa simpatica e zuccherosa rubrica!
Se state leggendo quest’articolo significa che, almeno una volta nella vita, vi è passata per la mente l’idea di scrivere una storia. Più facile a dirsi che a farsi, vero? Ormai ovunque ci giriamo, ci sentiamo sempre più piccoli perché tutti sembrano avere sempre delle originali idee e noi invece no…
Davvero? Dico, davvero lo pensate? Idee originali? Suvvia, ormai trovare una storia che lo sia davvero è diventato quasi impossibile, tutti a scrivere sempre le solite cagate trite e ritrite, con i soliti 2-3 luoghi comuni e scene clou non abusate, di più!
Volete scrivere una storia [fantasy, in questo caso] originale? Bene. Se volete farlo davvero, ecco cosa dovete ASSOLUTAMENTE evitare:

1. il protagonista, sfigato e senza amici, che diventa un figo allucinante di colpo e salva il mondo
2. il cattivone di turno che vuole conquistare/distruggere il mondo perché farlo è molto figo e di tendenza
3. “aiutanti” superfighi che si aggiungono al gruppo e trattano il protagonista come il loro migliore amico già dopo 2 secondi che lo conoscono
4. personaggi secondari che “bullano” il protagonista sfigato, salvo poi essere massacrati a sangue dopo che questo ha scoperto di essere l’eroe supermegafigo di una profezia random
5. il protagonista sfigato e cesso che – più o meno verso la fine – conquista la gnocca ultra snob della storia [o viceversa, dipende dal sesso iniziale che scegliete xD]
6. personaggi che si vedono mezza volta e che poi ritornano nel momento giusto a salvare il protagonista, salvo poi sparire di nuovo nel nulla [anche se quest’ultima parte non è detto che accada sempre]. Cioè, non fraintendetemi, il colpo di scena ci sta, ma che casualmente tutti i personaggi “inutili” arrivino sempre nel momento giusto NO, NO e ancora NO!
7. età media dei personaggi riconducibile al periodo adolescenziale [soprattutto quella dei personaggi “buoni”]
8. personaggi nettamente o buoni o cattivi [non tutti, almeno, e soprattutto non i principali]. I personaggi ambigui sono generalmente molto più apprezzati – e credibili.

A seconda del genere che volete scrivere, poi, ci sono alcune situazioni che sono talmente abusate da risultare più noiose che altro. Prendo come esempi i due generi che vanno per la maggiore negli ultimi anni [l’urban e l’epic].

SE VOLETE SCRIVERE UN EPIC/CLASSIC/HIGH - o come volete chiamarlo - FANTASY dovreste evitare [o non abusare di]:
1. razze tipiche dei Fantasy più famosi [nani, elfi, goblin etc…]. Nessuno vi schiferà se avrete il buonsenso di limitare la presenza di tale razze [visto che ultimamente vengono tanto prese a modello “le cronache del ghiaccio e del fuoco”, andate un po’ a controllare quante delle “razze classiche” sono presenti, umani a parte] e di optare per qualcosa di più “insolito” [sirene, vampiri, kraken… giusto per fare degli esempi]
2. l’incredibile mondo di *parola impronunciabile*. Perché nessuno vuole scrivere un bel what if ambientato nel VERO (post)Medioevo/*periodo storico che volete, di solito il Medioevo è quello più gettonato*? Che ne so, la storia di una VERA strega nel periodo dell’Inquisizione? Una versione “con poteri” di qualche personaggio storico/culturale rilevante? Ovviamente il tutto in salsa Fantasy, eh, altrimenti si “cade” nel romanzo storico puro!
3. storie ambientate in mondi inventati, ma con caratteristiche del mondo “vero”. Cioè, se proprio non potete fare a meno di ambientare la storia in un universo da voi creato, perché cavolo non inventate anche cibi/usanze/“leggi fisiche”/qualunque-altra-cosa-inventabile tipiche di QUEL SOLO MONDO? Luogo inventato, varie razze inventate, elementi magici a tutto andare [giustamente, essendo un fantasy] e poi? Poi tutto il resto è INCREDIBILMENTE identico al mondo reale… ma se tanto il mondo è realistico, fatta eccezione per la “macrosfera” [magia, personaggi, luoghi], tanto vale ambientarlo nel mondo reale, o sbaglio? [Per spiegarmi meglio, intendo tipo inventarsi nuove stagioni, nuove “regole” atmosferiche, nuovi  modi di scandire il tempo, cibi nuovi a base di piante/animali inesistenti, usanze non direttamente collegabili a usi effettivamente esistenti/esistiti e così via].

SE VOLETE SCRIVERE UN URBAN FANTASY, INVECE, dovreste evitare [o non abusare di]:

1. il protagonista umano che all’improvviso entra in contatto con creature/cose/poteri che gli sconvolgono la vita. Mai una volta che il protagonista abbia già dei benedetti poteri o che non sia umano!
2. il protagonista che comincia ad avere una “vita sensata” solo in seguito alla scoperta di queste “cose”. Casualmente i protagonisti degli urban hanno sempre delle vite pallosissime e banali!
3. l’assenza di sangue. Sembrerà ridicolo, ma la quantità di violenza negli urban fantasy è quasi pari a zero e, anche quelle 2 volte in croce in cui c’è, si tratta sempre di ferite da poco che guariscono in 2 millisecondi. Ogni tanto i personaggi muoiono o comunque rimangono fisicamente “debilitati”, just saying!
4. i paranormal romance. Fatevene una ragione, non hanno nulla di originale. Letto uno, letti tutti. Che la creatura inumana sia lui o lei, che sia lupo, vampiro, drago, sirena o quello che volete, la trama sarà sempre la solita lagna “lui e lei si incontrano più o meno a cazzo – prima fingono di odiarsi e poi si amano – qualcuno/qualcosa impedisce la loro storia – grazie all’aiuto del Pino Cammino di turno vivono tutti felici e contenti” [se non sapete chi è Pino Cammino, andate a fustigarvi e guardatevi la serie “Mario” di Maccio Capatonda e rimediate!!!]. Dai, provate a citarmene uno che non segua questa trama!
5. l’ambientazione “all’americana”, o più generalmente all’occidentale. La Terra si estende anche a Est dell’Europa. Per non contare il fatto che esiste pure l’emisfero australe [ma forse pretendo troppo]!
6. l’antica profezia catastrofica di turno. In realtà questo discorso vale un po’ per tutti i Fantasy, ma negli urban la cosa è ancora più scandalosa a causa dell’ambientazione realistica. Ora, non è credibile che al mondo esistano millemila profezie che parlano della distruzione della Terra e dell’eroe di turno che deve salvarla, perché invece non fare una bella profezia dell’eroe di turno che deve distruggerla? :D Tornando seri, non è la profezia in sé il problema, ma “il contenuto” di essa. Fate che preannunci qualcosa che non sia la benedetta distruzione del Mondo da sventare!

Avrei molte, tante, troppe cose da aggiungere, ma per il momento termino qui. Ora, non vorrei che qualcuno pensasse che utilizzare qualcuna delle cose scritte sopra equivalga a prescindere a scrivere merda [tranne per i paranormal romance, quelli evitateli per il bene del mondo, o un’antica profezia ci ucciderà tutti xD]. Quello che io consiglio – e ripeto CONSIGLIO – di fare per scrivere una buona opera è di NON ABUSARE delle situazioni elencate sopra, e soprattutto di NON USARLE TUTTE nella stessa opera, perché allora sì che stareste scrivendo una schifezza!
Individuati alcuni tra i più orribili cliché narrativi, siete pronti per proseguire nel vostro sogno di dare vita alla vostra opera! [A meno che il mio prossimo articolo non smonti completamente la super fighissima idea che avevate in mente.]

Vostra Crudelia :D

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