martedì 3 dicembre 2013

Angolo al veleno: congiuntivo questo (s)conosciuto


Ciao a tutti e bentornati nell’angolo al veleno della vostra Crudelia!
Questa volta non voglio tediarvi con noiosi articoli su “come descrivere/cosa scrivere/come essere originali etc…”, ma voglio soffermarmi su un elemento IMPRESCINDIBILE della scrittura: la grammatica. In particolare, oggi voglio parlarvi del Congiuntivo.
Fino a qualche anno fa, era raro imbattersi in persone che lo conoscessero. Alcuni credevano che si trattasse di una terribile malattia incurabile, altri pensavano che fosse un lontano parente di Freddy Krueger che andava a tormentare in sogno i bambini. Negli ultimi anni, invece, questi miti sono stati progressivamente sfatati, ma ne sono sorti altri! Eh già, perché ora un’orda di famelici scrittori se n’è impossessata e ha cominciato a cagare congiuntivi a destra e a manca, PURE DOVE NON CI VANNO!!! L’indicativo e il condizionale sono venuti da me a piagnucolare, nel tentativo di recuperare la loro dignità perduta, e io non ho potuto esimermi dal raccogliere la loro segnalazione.

Andiamo con ordine. Quando si usa ‘sto benedetto(?) congiuntivo? Il congiuntivo è il modo della possibilità, del dubbio e dell’incertezza. Si usa con tutti quei verbi che esprimono un’opinione personale, una probabilità o un desiderio. Insomma, sostanzialmente è un modo SOGGETTIVO [nel senso di legato direttamente al soggetto, e quindi non universalmente riconosciuto]. L’indicativo, invece, è un modo OGGETTIVO, e si usa con tutto quei verbi che esprimono concetti oggettivi, universali, non opinabili e REALI. Il condizionale, infine, è il modo delle condizioni, delle “concatenazioni” [se X, allora Y], e viene spesso [ma non sempre] utilizzato in combo con il congiuntivo.
Vediamo qualche esempio pratico:

-Sono certa che Harry sia un babbano.

Molti di voi, leggendo questa frase, non ci avranno visto nulla di male. BRAVI SOMARI! È un errore bello e buono! Tanto è inutile che ora tentate di giustificarvi dicendo “ma tanto io questo errore non l’ho mai fatto”, perché con buone probabilità lo avete fatto :D. Lo dico perché è vero, errori simili li ho letti spesso in libri autopubblicati e non.
La frase corretta è “sono certa che Harry è un babbano”.
Non è che se una subordinata/coordinata è introdotta dal “che”, allora ci dovete piazzare un congiuntivo random perché “con il che ci va il congiuntivo”. Eh no, mi dispiace tanto deludervi [o forse no? :D] ma non funziona così. Se il verbo che introduce la subordinata/coordinata esprime CERTEZZA [“sono certa” esprime certezza, anche se poi magari la certezza del soggetto è errata], NON ci potete mettere un congiuntivo dopo. Ma proprio no.
INVECE, se la frase fosse stata:

-Ero certa che Harry fosse un babbano, ma ho scoperto che non è così

in questo caso l’uso del congiuntivo è giustificato dall’avversativa introdotta da “ma” [cioè, il soggetto era certo di una cosa, ma IN QUELLA STESSA FRASE esprime invece di essersi sbagliato, e quindi “smonta” la sua certezza].
Altro esempio che mi fa venire voglia di cavarmi gli occhi:

1)Pensavo che Harry avrebbe ucciso Voldemort.
2)Pensavo che Harry avesse ucciso Voldemort.

Le due frasi possono apparire simili, ma in realtà esprimono due concetti TOTALMENTE diversi [e sì, pure questo è un errore che, ahimè, vedo fare spesso].

1) La frase indica un’azione che si sarebbe dovuta verificare in un “futuro nel passato”, ma che poi non è avvenuta.
2) La frase indica un’azione che si pensava essere avvenuta in passato, ma che poi si scopre non essere accaduta.

È inutile che ci mettete il congiuntivo perché c’è il “che”, quando poi volete dire tutt’altro. Il congiuntivo non è Dio, non è onnipresente, e va usato con una certa delicatezza. L’esempio qui sopra raggiunge il culmine dello schifo quando la subordinata è introdotta da “se”:

1)Mi chiedevo se Harry avrebbe ucciso Voldermort.
2)Mi chiedevo se Harry avesse ucciso Voldemort.

Già, ho usato un CONDIZIONALE con un “se”, blasfemia lol.

1) Voldermort è ancora vivo, e il soggetto si chiede se Harry lo ucciderà mai.
2) Il soggetto non sa se Voldemort sia effettivamente morto, oppure sa che è morto ma non sa se sia stato Harry o qualcun altro a ucciderlo.


Vedete anche voi che c’è differenza, vero? Bene, se avete già scritto qualcosa, vi consiglio VIVAMENTE di andare a rileggerlo, perché tra molti dei vostri scritti emergeranno errori simili. Sì, è inutile che dite che non è vero, io lo so che è così perché è un errore in cui mi sono imbattuta spesso.
Per oggi la chiudo qui, di sicuro riprenderò l’argomento grammatica/sintassi e vi distruggerò ancora di più l’autostima xD.

Vostra Crudelia :)

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