martedì 26 novembre 2013

Angolo al veleno: in difesa dell'uomo ragno.


IN DIFESA DELL'UOMO RAGNO


Solitamente quando scrivo ho bisogno di rumori o ronzii di sottofondo, trovando il silenzio un pessimo compagno di scrittura. Metto il volume della televisione non troppo alto, nè troppo basso, e scrivo. Con il mio inconscio questo metodo funziona; libera i canali e i flussi di energia che il silenzio tende a deviare o imbrigliare.

Tuttavia ci sono delle volte, purtroppo sempre meno rare, in cui il fetido elettrodomestico se ne esce con qualche boiata pazzesca che PAM! parte a mo' di freccia per conficcarsi nelle mie cervella, spezzando l'equilibrio difficilmente raggiunto. Ultimamente capita sempre più spesso di sentire determinate boiate anche su Raitre, che ritenevo una felice riserva indiana dove far cavalcare quel poco di cultura misteriosamente sopravvissuta nel mondo catodico. 'Che tempo che fa' di Fazio è sempre stato un buon ronzio di sottofondo, come dicevamo, eppure il malevolo destino ha deciso di compromettere anche questo, a suo modo utile, strumento. Da qualche tempo, infatti, al termine della puntata della Domenica c'è il collegamento con Masterpiece, il talent culinario che si è posto l'obiettivo di trovare il nuovo Favio Bolo. Ora non affronterò MAI più questo programma per le motivazioni già esposte nel precedente articolo, ossia perché lo ritengo una discutibile carrellata di casi umani che poco hanno a che fare con la letteratura e che fa assomigliare il programma a una 'mostra dell'assurdo' stile ottocentesco (venite a vedere la donna con due teste, la scimmia che parla e il nano superdotato che scrive con il terzo piede!) però è stato proprio durante il passaggio di consegne tra questi due programmi che è partita una di quelle frecce che PAM! hanno richiamato la mia attenzione portandosi via una buona mezza serata di ispirazione: il buon Fabio, interpretando quello che in fondo è anche il mio pensiero, domanda se esiste qualcosa di più noioso dell'autobiografia di qualcuno che non ha una biografia, essendo la maggior parte dei testi affrontati in Masterpiece 'documenti' autobiografici. Bella domanda, sottintende dei cojones che pensavo il conduttore neanche avesse. Al che risponde stizzosamente De Cataldo: 'Sì, esiste qualcosa di più noioso. Il fantasy!'

Tre tuoni. Due dita agli occhi, un sospiro; il brivido che corre lungo la mia schiena mi permette appena appena di udire la precisazione di De Luca: 'Fì ne fiamo ftati praticamente fommerfi e li abbiamo baftonati tutti'.
Uhm. Terminata una lunga serie di imprecazioni non riportabili in questo articolo, mi domando, perché precisarlo in prima serata? Perché porre l'accento proprio sul fantasy? Becera provocazione? Siamo un bersaglio facile? Mi ci sono arrovellato il cervello, arrivando all'unica possibile conclusione: i suddetti giurati hanno letto il mio precedente articolo su Masterpiece e si sono inaciditi contro il fantasy, sentendo il bisogno di difendersi. Sì, magari... è che proprio tutto il mercato indipendente, quello fantasy in testa, si è sollevato nella scorsa settimana contro questo supposto talent, più supposto che talent. Tra forum, blog e articoli, Masterpiece è stato BASTONATO per la pessima impostazione spettacolaristica che gli è stata data. (Il coach? Che dannatamèrda è un coach in un talent letterario?). Hanno capito che c'è stato un moto di disgusto nei confronti della 'becerazione' della letteratura da loro praticata e hanno trovato un modo stupido e inefficace di difendersi. Temo sia stata solo una imprecisa provocazione alla Maria Filippae per fare un po’ di baruffa e qualche ascolto in più, visto che il programma non può offrire molto altro e si ostina a non parlare di libri.
Più probabile. Occorre tuttavia fare alcune precisazioni, ora e per sempre.
(si sgranchisce le dita)

Esiste molto pessimo fantasy? Certo che sì, così come esistono molti pessimi romanzi di QUALSIASI altro genere, pubblicati o meno, ma criticare tutto un genere è un atto di palese ignoranza e razzismo artistico, come dire 'sono contrario alla poesia e alla narrativa di guerra'. Che vuol dire? Niente, è aria che passa attraverso le corde vocali senza un'apparente ragione, ma se lo fa un passante alcolizzato è tollerabile, se lo fai in prima serata no.
Quando aprite un romanzo d'intrattenimento, Fantasy, Sci-fi, o steampunk o quello che sia, domandatevi SEMPRE che non ci sia dell'altro dietro quello che leggete.
Smettetela di avere una pessima opinione della letteratura, e in generale dell'arte, d'intrattenimento: i Western di Sergio Leone non sono solo Western, alla stessa maniera 'Il signore degli anelli' non è solo un fantasy e neanche 'A Game of Thrones' o 'Death Gate' o 'Guerre Stellari'. Sono epica, epica e ancora epica! È la continuazione naturale del cadavere di Ettore trascinato intorno alle mura da Achille incazzato nero, è Giasone che si sente inadeguato alla missione che gli è stata affidata, è 'Sono tuo padre Luke' e 'Winter is coming' e 'Ehi tu porco levale le mani di dosso!' o 'Da un grande potere derivano grandi responsabilità'. L'epica è più reale di tutte le vostre personalissime seghe mentali autobiografiche, perché è universale e universalmente applicabile.
Voi parlate di Fantasy come se qui ci stessimo tirando le seghe sugli unicorni e le fatine, ma domandatevi sempre se un romanzo non vada oltre il genere lettarario che lo imbriglia. Dannazione, io li abolirei i generi letterari: un vero autore non scrive generi, scrive romanzi, libri, scrive storie, e puoi ambientare una storia sotto casa tua o in un mondo parallelo e satanico, la sua qualità dipende da quello che succede, dai simboli che usi, dall'astrazione, dal fornire più chiavi di lettura possibile, dal fornire, perdindirindina, un esempio! Positivo o negativo che sia. E in questo il fantasy è insostituibile.
La qualità di un romanzo va oltre il suo genere e se non sei in grado di riconoscere il genio, al di là del genere, stai facendo un pessimo favore a te stesso. Con questo discorso anche 'Romanzo Criminale' dello stesso De Cataldo potrebbe essere definito un altro di quei noir mezzi poliziotteschi'.
Invece penso che sia un buon romanzo. Intriso d'Epica. Quasi un fantasy.



Scritto da Walt Popester, autore di 'Dagger – La luce alla fine del mondo'. http://tinyurl.com/Walt-Popester-Dagger

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