Questo
libro è stata una sorpresa continua. Pagina dopo pagina, quello che sembrava
essere lo stesso mondo in cui vivo tutti i giorni, si rivelava in realtà
qualcosa di diverso e totalmente inaspettato.
Credo che quella di "favole del crepuscolo" sia l'ambientazione più originale in cui mi sia capitato d'immedesimarmi leggendo un libro.
Siamo in Italia, a Venezia, ma ci troviamo in una realtà parallela dove la storia è andata un po' diversamente... E dove il soprannaturale è qualcosa di "naturale", conosciuto, tanto che gli studenti universitari possono studiare "Tecnomagia", i non morti possono essere a capo di una repubblica e... Non dico altro per evitare spoiler.
Lo consiglio a tutti coloro che, come me, apprezzano tutto ciò che esce dagli schemi :)
Credo che quella di "favole del crepuscolo" sia l'ambientazione più originale in cui mi sia capitato d'immedesimarmi leggendo un libro.
Siamo in Italia, a Venezia, ma ci troviamo in una realtà parallela dove la storia è andata un po' diversamente... E dove il soprannaturale è qualcosa di "naturale", conosciuto, tanto che gli studenti universitari possono studiare "Tecnomagia", i non morti possono essere a capo di una repubblica e... Non dico altro per evitare spoiler.
Lo consiglio a tutti coloro che, come me, apprezzano tutto ciò che esce dagli schemi :)
Intervista all'autrice:
Ciao Aurora, grazie per essere
qui. Avrei una marea di cose da chiederti, ma sarà dura evitare spoiler sul tuo
libro :)
Inizio con una cosina semplice:
come ti è venuta la folle (e riuscitissima, a mio parere) idea, di mischiare
elementi soprannaturali diversi, come draghi, vampiri, fate... Ed è stato
difficile far convivere tutto ciò?
Prima di tutto, grazie a te: non sai – anzi, probabilmente lo sai –
quanto faccia piacere sentire commentare il proprio lavoro: sono quelle cose
che ti danno l’energia di andare avanti a scrivere!
Ok, finito momento strappalacrime.
L’idea è nata più o meno così: mettiamo insieme tutte le cose che mi
piacciono (o quasi) in uno stesso romanzo e vediamo cosa viene fuori. Da quello
poi si è passati a creare di fatto l’ambientazione: questo ha richiesto un po’
più di tempo. Averlo scritto con l’aiuto di mio fratello mi ha aiutato poi ad
avere una visione più “oggettiva” senza finire per mettere solo gli aspetti che
piacevano a me – rischio sempre alto quando si scrive qualcosa.
In genere, quando vedo “vampiri
snaturati”,cioè che non hanno più nulla a che vedere con quello che la
leggenda, il folklore e i classici dell'horror vorrebbero per loro, mi viene da
storcere il naso: tu però sei riuscita a presentarmi la figura del vampiro in
chiave talmente nuova, che il mio naso non s'è mosso di un millimetro! Sono
davvero stupita e ti chiedo: da dove è venuta questa tua visione del mondo dei
vampiri?
Allora, partiamo dal presupposto che io sono una grandissima fan dei
vampiri: ho letto moltissimi libri, giocato di ruolo e via dicendo. Quindi è un
campo che conosco piuttosto bene. Il problema è che il vampiro romantico (nel
senso di periodo storico) – quello alla Dracula, per intenderci – è adatto
soltanto a un certo tipo di storie, in quanto è ormai un mostro completamente
al di fuori del contesto umano e civile. Lasciami Entrare (che se non hai letto
ti consiglio), ad esempio, è un libro meraviglioso che riprende il lato più
classico del vampirismo, ma io non volevo scrivere qualcosa del genere. Non
volevo ritrarre solo la disperazione e la solitudine, ma piuttosto lasciare ai
miei vampiri la speranza di un’esistenza migliore. Renderli una vera e propria
razza al pari delle altre. Allo stesso tempo, non volevo scadere nello
stereotipo del vampiro innamorato che diventa “buono”: ci sono un sacco di
libri sull’argomento, non serve aggiungerne altri. Quindi, evitando di fare
troppi spoiler, ho dato ai vampiri una ragione di esistere e degli scopi. E
visto che la magia è uno dei motori portanti di questo libro, ho dato loro uno
scopo che c’entrasse con essa.
Scusa se mi sono dilungata: mi piace parlare di vampiri!
Idem per il drago: dove hai
trovato l'idea?
Faust è un personaggio che mi è piaciuto molto. Io adoro i draghi fin
da bambina, e volevo assolutamente metterli nel mio primo libro. Il problema
era dar loro una forma che andasse bene con l’ambientazione dell’opera, che
avesse un sapore un po’ gotico. E così è nato il simpatico Faust.
Posso dirti che in futuro lo vedrete in vesti molto più simili a quelle
del drago da fantasy classico… ma per ora taccio. Ihihih
L'ambientazione futuristica mi ha
colpita parecchio, ma due sono le cose che mi hanno convinta di trovarmi nella
realtà alternativa più originale che abbia mai visitato: la religione basata su
“Alice in wonderland”, e le “fate” che hanno protetto il continente americano
dalla colonizzazione. Vuoi anticipare qualcosa su questi temi ai lettori di
Fantasy Selfpublishers?
Il tema fondamentale di Favole – e di un po’ tutto quello che scrivo –
è una cosa che mi sta molto a cuore, quindi ne parlo volentieri. Avete visto
tutti Edward Mani di Forbice? Io l’ho guardato quando avevo 10 anni e ho pianto
per credo due giorni: il finale era la cosa più triste e ingiusta che avessi
mai visto. Ecco, io vorrei creare un mondo in cui non ci sia necessità di un
finale così triste, un mondo in cui la diversità sia un valore aggiunto, non un
motivo per essere allontanati. Un mondo dove non esista l’odioso concetto di
“normalità”. E visto che non ho certo il potere di cambiare come funziona il
mondo con un colpo di bacchetta, cerco di portare avanti questa idea con i
libri. I diversi, gli emarginati non dovrebbero mai esistere, perché ognuno di
noi è diverso dagli altri: se tutti ci accettassimo e accettassimo quello che
di strano vediamo negli altri, saremmo tutti più felici e sereni. Ok, basta,
sto diventando veramente troppo zuccherosa.
Salvare almeno su carta i pellerossa, in questa ottica, mi è sembrato
assolutamente doveroso.
... Ammetto che starei ancora ore
a chiederti “come ti è venuto in mente questo, come ti è venuto in mente
quello”, ma passo a domande un po' più pratiche: il finale del tuo libro è
piuttosto aperto, ci sarà un seguito? Puoi anticiparci qualcosina?
Ci sarà sicuramente un seguito, o penso che mi uccideranno! Al momento
posso dirvi che vedrete molto di Wonderland e delle fate, e farete la
conoscenza dei misteriosi capi di questa razza.
E avrete modo di vedere cos’è esattamente un drago.
Quando potremo leggerlo?
Eh… vorrei dirvi presto, ma vi mentirei spudoratamente! XD
Hai altri progetti in cantiere?
Sto scrivendo moltissimi racconti brevi per vari concorsi. Uno di
questi è ambientato nello stesso mondo di Favole.
Dovrei spero a breve finire un breve romanzo dell’orrore, Chiodi nelle
Ali, dove avrete il piacere di vedere la mia vena più morbosa e malata a quasi
i suoi massimi livelli!
E poi c’è sempre un progettino sempre in tema fantasy moderno che mi
piacerebbe prima o poi portare avanti…
A cura di Noemi Gastaldi http://tinyurl.com/noemigastaldi
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