sabato 9 novembre 2013

Scrittura creativa: First lesson



Una mattina / mi sono svegliato / oh bella ciao / bella ciao / bella ciao ciao ciao


No, ragazzi, in questa rubrica non vi verranno spiegati i misteri dell'apprendimento dei canti patriottici e popolari, ma ho scelto i versi di questa canzone per una ragione ben precisa.
Quando inizio a leggere l'opera prima di un esordiente, la mia reazione è, quasi sempre, quella descritta dal verso precedente. Sembra, infatti, che l'autore in questione si sia svegliato una mattina e abbia deciso di scrivere senza avere la minima idea di quello che stava per fare.
Ora, è assolutamente vero che la scrittura, come qualsiasi altra forma d'arte, richieda una dose di talento senza la quale è difficile riuscire a produrre qualcosa di qualitativamente adeguato. Il solo talento, però, non basta. E questo vale soprattutto per i più giovani che, proprio nel fantasy, trovano un genere che è loro congeniale.
Queste righe non sono intese a scoraggiare chi si sta cimentando nei suoi primi passi verso la scrittura. Il semplice fatto che stiate lì, con la penna sospesa sul foglio o le dita in attesa sulla tastiera è semplicemente stupendo. E so anche che il desiderio di sprecare inchiostro narrando e descrivendo le avventure dei personaggi che avete creato può essere una benedizione come una maledizione. Soltanto la scrittura, come tutte le arti, richiede pratica e conoscenza.
Se siete veramente interessati a fare della scrittura non dico la vostra professione (giacché in Italia è quasi impossibile), ma, diciamo così, un hobby redditizio e soddisfacente, non dovete perdere di vista alcuni punti fondamentali.
Primo: per scrivere bene bisogna leggere tanto. E di tutto. In particolare i classici che possono anche essere considerati un po' noiosi (eresia!), ma servono ad aumentare il lessico a nostra disposizione e ad assorbire, riga dopo riga, i segreti del ritmo della scrittura, dell'arte del fraseggio.
Secondo: per scrivere bene bisogna scrivere. Mi direte: ma questa è un'ovvietà. No, in realtà non è così ovvio, però è una grande verità. Solo con l'esercizio si può acquisire la scioltezza che ci permetterà di dare brio a una narrazione, esattezza a una descrizione, giusta emozione a un momento di pathos. Scrivere non è semplicemente buttare parole su un foglio. Le parole, come diceva Moretti in Palombella Rossa, sono importanti e vanno usate bene e con giudizio. Quindi ricordatevi che un minimo di mezz'ora tutti i giorni è necessario anche se poi tutto quello che produrrete finirà nel cestino.
Terzo: per scrivere una buona storia ci vogliono idee. Quelle, purtroppo, dipendono in gran parte da voi, ma in questa rubrica cercherò di insegnarvi le tecniche migliori per organizzarle, gestirle e renderle fruibili agli altri.
Quarto (e questo è un consiglio più che una regola): non esagerare. Sì, lo so, che avete lì nella vostra mente una meravigliosa saga in dieci volumi che vi renderà l'idolo delle folle e la nuova rivelazione del fantasy italiano, pronti a interpretare il ruolo di un Tolkien redivivo o di una Rowling all'italiana. Credetemi: non è così. Questo non vuol dire che non possiate arrivare ai loro livelli, ma non subito e neppure nell'immediato futuro. Quello che vi aspetta è duro lavoro e tanta fatica e molte ore di noiosi esercizi.

Stay tuned!

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog