lunedì 15 settembre 2014

Angolo al Veleno - Quello Sporco Cent Parte 2




Salve a tutti. Ricordate lo scorso articolo? Quello in cui sono andata di palo in frasca riguardo i prezzi degli e-book, il disboscamento per le notifiche dei bonifici e le strategie pubblicitarie? Quella era solo un’introduzione, da oggi in poi spenderò qualche parola in più sugli argomenti singoli. Oggi voglio parlarvi delle strategie pubblicitarie.
La pubblicità è tutto. Vale più del talento, più del migliore dei libri, di qualsiasi genere. Non scherzo. Una pubblicità fatta come si deve è in grado di farvi comprare merda e farvi credere che sia oro. Non ci credete? Vi faccio un esempio: tempo fa acquistai da un noto sito di “affari” on-line un apparecchietto elettrostimolatore con il 75% di sconto, di quelli che su merdasciopping (non facciamo nomi) fanno vedere attaccati alle pance extra-levigate/extra-muscolose di modelli che possono dimagrire solo le ossa. In tv i muscoli dei modelli, grazie all’impulso elettrico, si contraevano come in un concentrato di 100 addominali in un secondo. Ho aspettato quel benedetto pacchetto con trepidazione, convinta che, col 75% di sconto, avessi fatto l’affare del secolo; quando ho aperto l’involto, mi sono ritrovata tra le mani un giocattolino, e l’impulso elettrico sulla panza non lo sentivo nemmeno. Gabbata dalla pubblicità.
Ecco, per i libri vige la stessa regola: se hai alle spalle una CE famosa che ostenta la vendita di un milione di copie il primo giorno d’uscita e ti schiaffa la pubblicità in tv dicendo che è il libro del secolo, il bestseller è assicurato. Poi lo compri e ti prendi a schiaffi da solo. Ma non andiamo troppo oltre, veniamo a esempi più “terra terra”.
Noi siamo selfpublishers. Ok? Ok.
Non ci caga quasi nessuno. Ok? Ok.
Chi tra i selfpublishers vende di più, a parte qualche raro caso di talentuosi fortunati? Chi ha alle spalle amici influenti (blogger e quant’altro) che hanno apprezzato il loro lavoro e li pubblicizza, e chi ha il tempo per dividersi tutto il santo giorno tra i millemila social network che ingombrano la rete.
Chi non ha né gli uni né gli altri si attacca. A meno che non abbia un sedere grande quanto una capanna, tanto da rientrare tra i talentuosi fortunati.
Il tuo libro può essere potenzialmente il più bello sulla faccia della terra, ma se nessuno conosce te e/o il tuo libro, nessuno lo comprerà mai, e potrai dire addio alla catena di passaparola “ohmaquantoèbelloquellibromaronna”. Magari lo vorranno leggere se glielo regali, sempre contando se sei disposto a rinunciare a un minimo di ricompensa per i mesi spesi a smadonnare al pc tra testo, correzioni, copertina, eventuale booktrailer e compagnia bella. Mesi a sputare sangue, tanto per essere riduttivi.
E vogliamo parlare delle recensioni? Le recensioni aiutano, ma ottenerne di “genuine”, da lettori volenterosi che, dopo la lettura, hanno sentito l’impulso di condividere il loro parere con il mondo, è un’impresa. Vuoi una recensione? Vatti a cercare i blogger e aspetta qualche mese, condividi il tuo pdf su facebook in gruppi di recensori con la bava alla bocca alla ricerca di libri gratis (e rischia di vederlo piratare), oppure, semplicemente: PAGA. È la via più facile e veloce.
Se non hai fortuna, se il tuo libro è mediocre, se non hai amici influenti, se non hai tempo di pubblicizzare il tuo libro, se se se...
Comprati una Casa Editrice. Farai prima.

Questo articolo Vi è stato offerto da Maddalena Cioce, autrice di “Forgotten Times - La Redenzione dei Dannati”, “Le Cronache di Ériu - La Faida” e “I Sussurratori” (in prossima uscita). http://tinyurl.com/maddalenacioce


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