GODZILLA [2014]
Erano gli anni ’60 quando mio padre mi portava bambino al cinema a vedere i film di Godzilla e per me era una festa. Li proiettavano sempre nello stesso cinema di bassa categoria e ricordo che rimanevo impressionato dai mostri apocalittici e dai loro incredibili poteri, molta della mia arte grafica (mostriciattoli & affini) è stata influenzata dall’universo di questo personaggio unico nel suo genere. Rivisti oggi i medesimi film appaiono, però, un po’ “sempliciotti” nello sviluppo e gestione della trama e si vede lontano un miglio che Godzilla altro non è se non un uomo con un ingombrante costume di gomma addosso…ma erano gli anni ’60, e tutto va commisurato con l’epoca in cui è stato prodotto, qualcosa è valida anche oggi, qualcos’altro no.
Il Godzilla del 2014, diretto dal regista Gareth Edwards e costato ben 160 milioni di dollari, è decisamente un “ritorno alle origini” visto che ricalca quasi integralmente le orme dei vecchi film, qualcosa è stato cambiato ed aggiustato come, ad esempio, alcuni momenti di vera drammaticità contenuti nella trama, ben realizzati e degni di nota, e la splendida graphic-computer che anima il protagonista e suoi antagonisti (i M.U.T.O.) che ci fa comprendere il perché la pellicola sia costata così tanti soldi, ma…dopo i primi cinque minuti di “nostalgia dei vecchi tempi” il film diventa insopportabile per pesantezza intrinseca ed inadeguatezza ai tempi. Negli anni passati la maturità cinematografica (che di norma rispecchia quella della società) è sempre stata adeguata ai tempi e di più non si poteva pretendere, il riproporre determinate situazioni e l’aggrapparsi ad una filosofia di base ormai seppellita da tempo decisamente non giova né al prodotto in se e nemmeno all’intrattenimento. In definitiva è come se volessimo riprodurre oggi un classico come “La Tunica” con effetti speciali degni di “300” mantenendo la medesima enfasi contenuta nella pellicola originale, un vero orrore. I tempi cambiano e con essi cambia anche la maturità e la coscienza delle persone, tra 50 anni i film che realizzano oggi saranno superati non solo per tecniche e sistemi di realizzazione, ma soprattutto per la filosofia che contengono e che li permea completamente.
Spendiamo due secondi per parlare del personaggio principale, anche in questo caso Godzilla è stato riportato alle sue “condizioni originali” e cioè grande, grosso e bello panciuto, questa “forma” era indispensabile negli anni passati dato che, trattandosi di un uomo dentro un costume, la morfologia era quasi obbligatoria per consentirne i movimenti e non far capire troppo che all’interno trovava posto una persona, oggi grazie alla graphic-computer si poteva fare molto di meglio…decisamente migliore il Godzilla del 1998 che risulta molto più “snello” ed “animalesco”, ma in definitiva tutto il film del 1998 è migliore nel suo insieme di questo deludente prodotto.
Forse ai bambini piacerà.
La nostra valutazione è 4.2
Daniele Fiori
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