venerdì 9 maggio 2014

Fantasy Cinema

Divergent


Dopo aver visto questo film non so proprio come iniziare questa recensione.
Ci sono davvero tante, troppe cose che non vanno in questo film, che mi verrebbe semplicemente da dire: risparmiatevi la visione.
Ma sono una persona professionale, quindi cerco di farvi capire in che modo questo film è riuscito a farmi annoiare terribilmente. Per prima cosa, se non lo sapete, è l'ennesimo lungometraggio tratto da un libro adolescenziale che in molti associano all'altro Hunger games. Ciò che mette in comune queste due opere, secondo me, è il tentativo degli autori di mettere in piedi una storia fantasiosa, in un mondo futuristico e utopico, che per quanto ci si possa sforzare di immaginare, risulta davvero impossibile da ottenere.
Perché ci si chiede in che dannato modo il mondo possa finire regolato da leggi tanto stupide e infantili.
Ma andiamo con ordine: in un futuro non meglio definito, una città non meglio definita, ha deciso di preservare una pace ottenuta dopo una guerra non meglio definita, isolandosi dal resto del mondo, di cui non si sa nulla, attraverso una muraglia che circonda la città.
La classe politica ha pensato che per ottenere una pace duratura, fosse bello dividere gli abitanti in cinque fazioni, come se avere quattro gruppi di persone che la pensano diversamente da te fosse il metodo giusto per non avere nemici.
Se già pensate che la cosa sia assurda, aspettate di sapere delle fazioni:
troviamo quella degli studiosi e pensatori, che ovviamente risultano altezzosi e arroganti. Poi ci sono quelli che lavorano la terra, e che vengono chiamati i gentili. Abbiamo quelli che si occupano della legge, e che dicono sempre la verità (a meno che un quinto della popolazione non abbia un tumore al cervello, mi sembra una boiata galattica). Ci sono quelli di Abnegazione, che si occupano di aiutare gli altri e di sentirsi poveri per necessità. Infine, e questo mi ha fatto ridere più di ogni altra cosa, ci sono gli Audaci: imbecilli che non fanno altro che correre e saltare dappertutto come una mandria di scalmanati che fanno parkour ovunque. Si dice che la loro fazione debba occuparsi della sicurezza nella città, ma in tutto il film non si è visto una sola persona che lo abbia fatto.
Infine ci sono i senza fazione: a tutti gli effetti dei senza tetto che non sono riusciti a superare le prove di ingresso alle fazioni, e che nemmeno vengono aiutati da quelli di abnegazione.
Ma che cos'è un divergente?
Dovete sapere, che all'ingresso della maggiore età, ogni persona deve sottoporsi a un esame attitudinale per capire a quale fazione far parte. Si dice che il risultato sia solo un suggerimento, e che ciascuno sia comunque libero di scegliere di testa propria. Inoltre la maggior parte delle volte, il test attitudinale riconferma la fazione di nascita della persona.
A volte però capita che il test evidenzi più di un suggerimento, e questo fa di quella persona un divergente.
Apriti cielo! Qualcuno ha la supernaturale capacità di potersi adattare a più di una fazione? Diamine, allora bisogna trovarli e ucciderli.
Ecco, questo è più o meno quello che vi aspetta.
Aggiungete che tre quarti del film sono dedicati all'addestramento della protagonista all'interno della fazione degli Audaci, e che della città e dei suoi abitanti non si sa e non si vede assolutamente nulla.
Pensate che c'è un treno che definirei addirittura 'fantasma': non si sa da dove arriva né dove deve andare. Non si ferma mai. Non si sa da chi è guidato. E gli unici che ci salgono sono quelli di Audacia che lo prendono letteralmente al volo.
Non saprei come altro definire un tale agglomerato di 'no sense'.

voto: 2


Parente Paolo

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