- Schegge di vetro
La mia
recensione:
Confesso che ho paura di recensire questo libro, e` la prima volta che mi capita: temo che qualsiasi cosa io possa scrivere, rischierebbe di sminuirlo. Tempo fa ho partecipato ad una presentazione on line di questa raccolta di racconti, e sono rimasta affascinata dal modo di scrivere di Claudia Mauro, cosi` ho iniziato questa lettura, anche se sono un'amante dei romanzi, meglio ancora se lunghi. Credo sia la prima o al massimo la seconda volta, che leggo una raccolta di racconti tutto d'un fiato, senza poter smettere, come se si trattasse di una saga appassionante... E quando ho finito, ne volevo ancora, volevo altre "schegge di vetro", se esistesse un "volume secondo", lo starei gia` leggendo. Le singole storie sono senza dubbio interessanti e affascinanti, ma quel che mi ha conquistata, e` il modo in cui il tema che le accomuna e` stato portato avanti, con una sensibilita` e una delicatezza che commuovono senza deprimere, uno stile che colpisce. Consiglio a tutti i "veri lettori" di leggere questa raccolta, indipendentemente dal fatto che il genere possa attirarli o meno, perche` e` raro trovare una perla del genere, e chi ama leggere se ne accorgera`, non ho dubbi.
Confesso che ho paura di recensire questo libro, e` la prima volta che mi capita: temo che qualsiasi cosa io possa scrivere, rischierebbe di sminuirlo. Tempo fa ho partecipato ad una presentazione on line di questa raccolta di racconti, e sono rimasta affascinata dal modo di scrivere di Claudia Mauro, cosi` ho iniziato questa lettura, anche se sono un'amante dei romanzi, meglio ancora se lunghi. Credo sia la prima o al massimo la seconda volta, che leggo una raccolta di racconti tutto d'un fiato, senza poter smettere, come se si trattasse di una saga appassionante... E quando ho finito, ne volevo ancora, volevo altre "schegge di vetro", se esistesse un "volume secondo", lo starei gia` leggendo. Le singole storie sono senza dubbio interessanti e affascinanti, ma quel che mi ha conquistata, e` il modo in cui il tema che le accomuna e` stato portato avanti, con una sensibilita` e una delicatezza che commuovono senza deprimere, uno stile che colpisce. Consiglio a tutti i "veri lettori" di leggere questa raccolta, indipendentemente dal fatto che il genere possa attirarli o meno, perche` e` raro trovare una perla del genere, e chi ama leggere se ne accorgera`, non ho dubbi.
Questo è un blog dedicato al
genere fantasy, non l'ho dimenticato. Ma trovandomi ad intervistare Claudia
Mauro, autrice poliedrica, non posso non parlare di tutti e tre i suoi libri, e
ci tengo a iniziare dal primo che ho letto.
Quindi... Benvenuta, Claudia!
Come nasce l'idea di scrivere
questa piccola perla?
Ciao Noemi! Grazie mille per
l’invito!
Schegge di Vetro è nato per caso.
Nel 2009 la mia vita è andata in pezzi e rimetterli insieme tutti è una fatica
immane che perdura tutt’ora. A quei tempi già scrivevo, ma frantumandomi anche
la scrittura si è frantumata, portandomi a lavorare su brani autoconclusivi,
frutto di un unico slancio del momento, un’emozione travolgente. Così, poco a
poco, in tre anni sono venuti fuori i brani di Schegge di Vetro. Soltanto negli
ultimi quattro mesi antecedenti alla pubblicazione ho deciso di raccoglierli
tutti in un volume unico, e lì mi sono resa conto che le storie erano tutte
raccontate da donne e parlavano di un argomento comune: il dolore.
Quando hai deciso invece di
dedicarti alla stesura di "Straziami"?
Straziami è una fenice. In
origine era una storia piuttosto banale scritta sul retro del mio quaderno di
matematica quando avevo sedici anni. Contava poco più di trenta paginette ed
era piuttosto vacua e infantile. Non avrei mai immaginato di rimetterci mano, e
invece una mattina mi sono svegliata col desiderio, o meglio col bisogno, di
tornarci su e renderla la storia che meritava di diventare.
Inutile dire che ormai, con il
suo originale, non ha davvero quasi più niente in comune.
- Straziami
La mia recensione:
E'
stato molto bello, poter ritrovare lo stile unico di questa autrice, in un
lavoro tanto diverso dal primo che ho letto. "Straziami" è un romanzo
dove tornano i vampiri, quelli veri, ma per quanto si respiri un'atmosfera
tipicamente gotica, il contesto in cui il romanzo è ambientato è decisamente
originale.
La storia è avvincente, il libro si legge d'un fiato, il finale giunge in modo improvviso, sconvolgendo le nostre convinzioni e lasciandoci la voglia di sapere come proseguono "le cronache del sangue".Insomma, uno di quei finali dove cerchi di scorrere le pagine oltre l'ultima, perché senti di dover assolutamente sapere cosa succede dopo.
Tutto questo, raccontato con la sensibilità palpabile che contraddistingue gli scritti di Claudia Mauro.
Spero di poter leggere presto il prossimo
La storia è avvincente, il libro si legge d'un fiato, il finale giunge in modo improvviso, sconvolgendo le nostre convinzioni e lasciandoci la voglia di sapere come proseguono "le cronache del sangue".Insomma, uno di quei finali dove cerchi di scorrere le pagine oltre l'ultima, perché senti di dover assolutamente sapere cosa succede dopo.
Tutto questo, raccontato con la sensibilità palpabile che contraddistingue gli scritti di Claudia Mauro.
Spero di poter leggere presto il prossimo
Narrativa realistica, quasi
cronaca del mondo che ci circonda... contro fantasy: con quale genere ti trovi
meglio?
Il genere che mi diverte di più è
indubbiamente il fantastico. Io amo scrivere un fantasy verosimile, mi piace
che gli elementi fantastici si intersechino nella realtà in modo naturale, per
cui scrivere fantasy mi spinge a fare moltissima ricerca per trovare
spiegazioni ragionevoli a fenomeni di pura fantasia (e chi mi conosce sa quanto
io adori adori adori fare ricerche).
C’è però da dire che, se scrivere
fantasy mi diverte da matti, è nel realistico che spendo il meglio di me. Come
disse un mio amico e collega di penna una volta: sono una scrittrice delle
emozioni, ed è quindi inevitabile che sia in questo ambito che la mia penna
sfoghi il mio apice letterario.
L'idea che mi è piaciuta di
più in "Straziami" è quella della protagonista, assolutamente
normale, che si trova in una situazione del tutto anormale. Come evolverà Lara
nel corso della saga?
Lara è un personaggio difficile.
Ha sete di cambiare, al punto che in alcuni passaggi fatico a starle dietro. In
realtà, all’inizio di Straziami, incontriamo una giovane donna con l’innocenza
e la fragilità di una bambina, e quindi preda degli stessi infantilismi di un
bambino. Lara è ostinata, capricciosa, temeraria ed emotiva, non accetta quelli
che gli altri considerano i “suoi limiti” e vuole dimostrare (prima di tutto a
se stessa) di essere capace di superarli e superarsi costantemente. Questo la
rende il prototipo della donna davvero indipendente, il principio vivente della
parità dei sessi. In quanto incarnazione di una parità che ancora non è stata
raggiunta, si ritrova alla ricerca di un proprio campo d’esistenza. Lara non ha
un “suo” posto, perché tra i vivi è considerata morta e tra i “morti” è
considerata viva. È sempre la cosa sbagliata e riuscire a ritargliarsi il suo
spazio è difficile e spesso commette degli errori. Il suo percorso evolutivo è
proprio la ricerca del suo “posto nel mondo”, della sua ragion d’essere. Nel
corso della narrazione la vedremo maturare, diventare più ponderata, meno preda
degli impulsi, quasi diplomatica, in un certo senso potrebbe anche essere ritenuta
“manipolatrice”. Diventerà anche più tenace e risoluta. Non sarà più
l’agitazione della bambina spaventata a muovere i suoi passi, ma la sicurezza
della donna consapevole della realtà in cui vive, del proprio ruolo all’interno
della stessa e dei propri desideri.
Quanti volumi sono previsti?
In realtà, non lo so, di preciso.
Come per Straziami, anche Dissanguami avrà un sondaggio interattivo che
permetta ai lettori di decidere se leggere o meno il seguito. Se il voto sarà
sì, allora verrà proposto Annientami, che dovrebbe concludere il percorso
specifico di Lara e la sua integrazione a Castelvento. Le Cronache del Sangue
però continueranno con altri volumi, improntati questa volta non più su Lara,
ma sugli altri personaggi che abbiamo incontrato nella serie, e chissà, potrei
cominciare proprio da una certa vampira irritante e piccoletta che tutti amano
e che si chiama Spina.
... e quando potremo leggere
"Dissanguami"?
Attualmente Dissanguami è quasi
del tutto “dissanguato”, mancano gli ultimi tocchi di stillicidio. A breve
finirà sotto i coltelli dell’infallibile editor e subirà sicuramente qualche
amputazione necessaria alla creazione di una creatura sana e funzionale. Salvo
imprevisti Dissanguami dovrebbe vedere la luce del sole al primo compleanno di
Straziami, ossia a fine Gennaio.
- Santa della Croce
La mia recensione:
Possibile che un racconto scritto oggi possa
dare l'idea di aver visto la luce nel lontano periodo in cui è ambientato?
E' questa l'impressione che ho avuto, leggendo "Santa della Croce".
Ho inaspettatamente trovato uno stile di scrittura leggermente diverso, rispetto agli altri lavori della stessa autrice: mi è sembrato più classico e lineare, perfettamente consono al genere di questo racconto.
La lettura è durata forse poco più di mezz'ora, perché questo ebook l'ho letteralmente divorato.
Consiglio vivamente di scaricarlo!!
E' questa l'impressione che ho avuto, leggendo "Santa della Croce".
Ho inaspettatamente trovato uno stile di scrittura leggermente diverso, rispetto agli altri lavori della stessa autrice: mi è sembrato più classico e lineare, perfettamente consono al genere di questo racconto.
La lettura è durata forse poco più di mezz'ora, perché questo ebook l'ho letteralmente divorato.
Consiglio vivamente di scaricarlo!!
Con questo racconto mi hai davvero sorpresa! Come sei riuscita a
trovare uno stile tanto adatto a quello che sembra proprio essere un horror
vecchio stile?
In realtà è stato lo stile a trovare me.
Mentre scrivevo e mi immergevo nell’atmosfera gelida e nebbiosa
dell’Inghilterra vittoriana, mi è venuto naturale abbandonare la compulsione
del punto e a capo e assumere toni più pacati e un ritmo più disteso e misterioso
che non veloce e serrato.
Scriverai altri racconti di questo genere?
Certamente. Ne scriverò molti perché è una sperimentazione che mi
incuriosisce e mi diverte. Adoro mettermi in gioco nella scrittura e superare i
miei limiti, in questo sono molto Lara.
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