giovedì 6 marzo 2014

Le interviste di Noemi: Maddalena Cioce

- Forgotten Times - La Redenzione dei Dannati

Quello che più mi ha colpita di questo libro, è la caratterizzazione dei personaggi: in "forgotten times", nessuno è cattivo perché dev'essere cattivo o buono perché dev'essere buono, in questo libro, mostri e umani hanno un vissuto che li muove, hanno personalità interessanti e credibili. Credo non sia un caso, se vediamo l'evolversi di queste personalità proprio durante un viaggio ricco d'imprevisti e di pericoli... Nel complesso, la lettura di "forgotten times" e` stata piacevole e scorrevole; mi sarebbe piaciuta qualche descrizione in più, spesso gli ambienti visitati dai personaggi vanno un po' immaginati.... eppure, questo passa in secondo piano facilmente, proprio per lo splendido modo in cui l'autrice ha saputo farci invece vedere e coinvolgere dai suoi protagonisti.

- Oggi intervisto Maddalena Cioce, autrice fantasy che a mio parere scrive benissimo.
Maddalena, quando hai iniziato a scrivere romanzi?

Ciao Noemi, grazie dell’intervista e dei complimenti, ne sono onorata e ricambio con ardore, avendo anch’io letto “Oltre i Confini”.
Ho cominciato a scrivere i primi scarabocchi quando frequentavo il liceo, ma ancora non avevo le idee chiare e scrivevo solo fanfiction usando personaggi altrui, perché ero insoddisfatta di ciò che accadeva loro nel racconto originale. Poi la cosa ha cominciato a stancarmi, era troppo limitante, e ho scoperto che per me era più facile e liberatorio creare dei personaggi miei... ed eccomi qui. 

- Come è nata l'idea di “Forgotten Times”?

Forgotten Times è nato proprio in quel periodo di cui ho appena parlato, infatti i primi quattro/cinque capitoli, se non ricordo male, erano quelli di una mia fanfiction A.U. - Alternate Universe - (e non rivelerò MAI, nemmeno sotto tortura, a cosa fosse ispirata). Quando ho cominciato a scrivere seriamente, ho ripreso l’idea, ho eliminato qualsiasi riferimento a personaggi altrui, ho fatto diverse modifiche, completato (in dieci anni circa) l’opera e ho cominciato a pensare alla pubblicazione.

- Questo tuo romanzo è ambientato in un periodo storico ben definito, e anche le figure di fantasia protagoniste della vicenda, ovvero Vampiri e Dampiri, sembrano avere una loro storia che si incastra alla perfezione nel quadro generale... Hai dovuto fare molte ricerche per ottenere questo risultato?

Sì, ho fatto molte ricerche per cercare di dare al tutto una parvenza di realtà storica di background, e pensavo di aver fatto anche un lavoro discreto, anche se recentemente ho scoperto che molte delle cose che avevo scritto si scontravano platealmente con ciò che accadeva realmente in quel secolo (Ad esempio: non esistevano locande grandi e con le camere, come quella che ho descritto io, al massimo si dormiva in delle specie di pagliai avvolti nei mantelli, tutti insieme appassionatamente... e così via). Per me è stato un colpo e ho subito ripreso il romanzo in mano per correggere il correggibile, lasciando com’era ciò che non potevo modificare, tanto, dopotutto, è un fantasy e posso permettermi qualche incoerenza storica. Poi, già che c’ero, ho approfittato della revisione per aggiungere una piccola parte al finale che anticipava il secondo e ultimo volume. Ho unito l’utile al dilettevole. In realtà, il problema è che sono sempre stata una frana in storia! Tonnellate di ricerche non possono nulla contro la natura! 



- Le Cronache di Ériu - La Faida

Lo stile di quest'autrice è praticamente perfetto, in questo libro non ho trovato nemmeno una singola frase che non fluisse piacevolmente, tanto che ho divorato il romanzo in due giorni appena!
La storia è assolutamente originale: inizia bene, quando ci troviamo nei panni di una scrittrice che cerca di dar forma alla storia che ha in mente, prosegue rapida con l'arrivo di Call, che sembra comparire dal mondo immaginario di Sara... Fino all'inaspettato colpo di scena, quando scopriamo che le cose non sono semplici come potevano sembrare. A questo punto la trama si complica, ma il libro continua a tenerci attaccati alle sue pagine fino alla fine.
Lettura davvero consigliata, soprattutto a chi cerca un fantasy un po' diverso dai soliti!

- Siamo passati ai tempi nostri, la protagonista di questo tuo secondo lavoro è una scrittrice... Quanto c'è di te in Sara?

Subito al punto, eh?! Ti riciclo la risposta che ho dato alla mia migliore amica quando mi ha chiesto se Sara fossi io: Sara non sono io, ma mi sono basata molto su me stessa per crearla. Diciamo che il 90% del suo carattere è preso dal mio, il restante 10% è un’esagerazione dei miei difetti. È moralista perché lo sono io, è polemica perché lo sono io, e così via. E ho riciclato degli avvenimenti che sono davvero accaduti a me, sperando che i lettori li trovassero divertenti. Comunque non sono stata fedele alla mia persona, per esempio ho fatto tae kwon do - ma ero cintura mezzo verde, non nera - e non sono mai stata una segretaria, né ho mai abitato da sola in un monovano, anche se da adolescente sognavo di farlo. E non tutte le scelte di Sara coincidono con le mie.

- Se potessi anche tu, come Sara, risvegliarti un bel giorno accanto al protagonista di un libro, chi vorresti che fosse?

E c’è da chiederlo? Cal o Lakit!!! Ma non ditelo a mio marito, ahahahah! Scherzo, ovviamente.

- Il finale di questo libro lascia intendere che ci sia un seguito... Quando potremo leggerlo?

Sinceramente spero presto. Il seguito non è uno, ma ben due libri, in quanto si tratta di una trilogia, ed ho già tutto scritto in testa, ma non ho il tempo per farlo su carta. Inoltre, devo prima scrivere il volume conclusivo di Forgotten Times, o qualche lettore mi aspetterà sotto casa con una mazza chiodata in mano...

- Oltre a questo, hai qualche altro progetto letterario in cantiere?


Ne ho molti, a dire il vero. Ho già detto che devo scrivere “Forgotten Times - La Nebbia della Corruzione”, il volume conclusivo della serie, ma prima sto terminando una raccolta di racconti Noir intitolata “I Sussurratori”, un genere nuovo per me, infatti ho chiesto alla collega dei Selfpublishers United Vera Q, veterana del genere, di farmi da beta reader. L’opera è a metà già da qualche mese, e conto di riprenderla in mano presto, prima di passare a Forgotten. Inoltre, ci sono i due volumi conclusivi delle Cronache di Ériu, un romanzo fantascientifico ancora senza titolo, e un altro fantasy in cantiere dai tempi della genesi di Forgotten, già a metà ma lasciato a fermentare per una quindicina d’anni... e poi c’è la traduzione di tutto in inglese, che farò da sola... forse tra una ventina d’anni, se Dio vuole, avrò finito tutto!



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