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Forgotten Times - La Redenzione dei Dannati
Quello
che più mi ha colpita di questo libro, è la caratterizzazione dei personaggi:
in "forgotten times", nessuno è cattivo perché dev'essere cattivo o
buono perché dev'essere buono, in questo libro, mostri e umani hanno un vissuto
che li muove, hanno personalità interessanti e credibili. Credo non sia un
caso, se vediamo l'evolversi di queste personalità proprio durante un viaggio
ricco d'imprevisti e di pericoli... Nel complesso, la lettura di "forgotten
times" e` stata piacevole e scorrevole; mi sarebbe piaciuta qualche
descrizione in più, spesso gli ambienti visitati dai personaggi vanno un po'
immaginati.... eppure, questo passa in secondo piano facilmente, proprio per lo
splendido modo in cui l'autrice ha saputo farci invece vedere e coinvolgere dai
suoi protagonisti.
- Oggi
intervisto Maddalena Cioce, autrice fantasy che a mio parere scrive benissimo.
Maddalena,
quando hai iniziato a scrivere romanzi?
Ciao Noemi, grazie
dell’intervista e dei complimenti, ne sono onorata e ricambio con ardore,
avendo anch’io letto “Oltre i Confini”.
Ho cominciato a scrivere i primi
scarabocchi quando frequentavo il liceo, ma ancora non avevo le idee chiare e
scrivevo solo fanfiction usando personaggi altrui, perché ero insoddisfatta di
ciò che accadeva loro nel racconto originale. Poi la cosa ha cominciato a
stancarmi, era troppo limitante, e ho scoperto che per me era più facile e
liberatorio creare dei personaggi miei... ed eccomi qui.
- Come
è nata l'idea di “Forgotten Times”?
Forgotten
Times è nato proprio in quel periodo di cui ho appena parlato, infatti i primi
quattro/cinque capitoli, se non ricordo male, erano quelli di una mia
fanfiction A.U. - Alternate Universe - (e non rivelerò MAI, nemmeno sotto
tortura, a cosa fosse ispirata). Quando ho cominciato a scrivere seriamente, ho
ripreso l’idea, ho eliminato qualsiasi riferimento a personaggi altrui, ho
fatto diverse modifiche, completato (in dieci anni circa) l’opera e ho
cominciato a pensare alla pubblicazione.
-
Questo tuo romanzo è ambientato in un periodo storico ben definito, e anche le
figure di fantasia protagoniste della vicenda, ovvero Vampiri e Dampiri,
sembrano avere una loro storia che si incastra alla perfezione nel quadro
generale... Hai dovuto fare molte ricerche per ottenere questo risultato?
Sì, ho
fatto molte ricerche per cercare di dare al tutto una parvenza di realtà
storica di background, e pensavo di aver fatto anche un lavoro discreto, anche
se recentemente ho scoperto che molte delle cose che avevo scritto si
scontravano platealmente con ciò che accadeva realmente in quel secolo (Ad
esempio: non esistevano locande grandi e con le camere, come quella che ho
descritto io, al massimo si dormiva in delle specie di pagliai avvolti nei
mantelli, tutti insieme appassionatamente... e così via). Per me è stato un
colpo e ho subito ripreso il romanzo in mano per correggere il correggibile,
lasciando com’era ciò che non potevo modificare, tanto, dopotutto, è un fantasy
e posso permettermi qualche incoerenza storica. Poi, già che c’ero, ho
approfittato della revisione per aggiungere una piccola parte al finale che
anticipava il secondo e ultimo volume. Ho unito l’utile al dilettevole. In
realtà, il problema è che sono sempre stata una frana in storia! Tonnellate di
ricerche non possono nulla contro la natura!
- Le Cronache
di Ériu - La Faida
Lo
stile di quest'autrice è praticamente perfetto, in questo libro non ho trovato
nemmeno una singola frase che non fluisse piacevolmente, tanto che ho divorato
il romanzo in due giorni appena!
La storia è assolutamente originale: inizia bene, quando ci troviamo nei panni di una scrittrice che cerca di dar forma alla storia che ha in mente, prosegue rapida con l'arrivo di Call, che sembra comparire dal mondo immaginario di Sara... Fino all'inaspettato colpo di scena, quando scopriamo che le cose non sono semplici come potevano sembrare. A questo punto la trama si complica, ma il libro continua a tenerci attaccati alle sue pagine fino alla fine.
Lettura davvero consigliata, soprattutto a chi cerca un fantasy un po' diverso dai soliti!
La storia è assolutamente originale: inizia bene, quando ci troviamo nei panni di una scrittrice che cerca di dar forma alla storia che ha in mente, prosegue rapida con l'arrivo di Call, che sembra comparire dal mondo immaginario di Sara... Fino all'inaspettato colpo di scena, quando scopriamo che le cose non sono semplici come potevano sembrare. A questo punto la trama si complica, ma il libro continua a tenerci attaccati alle sue pagine fino alla fine.
Lettura davvero consigliata, soprattutto a chi cerca un fantasy un po' diverso dai soliti!
- Siamo
passati ai tempi nostri, la protagonista di questo tuo secondo lavoro è una
scrittrice... Quanto c'è di te in Sara?
Subito al punto, eh?! Ti riciclo
la risposta che ho dato alla mia migliore amica quando mi ha chiesto se Sara
fossi io: Sara non sono io, ma mi sono basata molto su me stessa per crearla.
Diciamo che il 90% del suo carattere è preso dal mio, il restante 10% è
un’esagerazione dei miei difetti. È moralista perché lo sono io, è polemica
perché lo sono io, e così via. E ho riciclato degli avvenimenti che sono
davvero accaduti a me, sperando che i lettori li trovassero divertenti.
Comunque non sono stata fedele alla mia persona, per esempio ho fatto tae kwon
do - ma ero cintura mezzo verde, non nera - e non sono mai stata una
segretaria, né ho mai abitato da sola in un monovano, anche se da adolescente
sognavo di farlo. E non tutte le scelte di Sara coincidono con le mie.
- Se
potessi anche tu, come Sara, risvegliarti un bel giorno accanto al protagonista
di un libro, chi vorresti che fosse?
E c’è
da chiederlo? Cal o Lakit!!! Ma non ditelo a mio marito, ahahahah! Scherzo,
ovviamente.
- Il
finale di questo libro lascia intendere che ci sia un seguito... Quando potremo
leggerlo?
Sinceramente
spero presto. Il seguito non è uno, ma ben due libri, in quanto si tratta di
una trilogia, ed ho già tutto scritto in testa, ma non ho il tempo per farlo su
carta. Inoltre, devo prima scrivere il volume conclusivo di Forgotten Times, o
qualche lettore mi aspetterà sotto casa con una mazza chiodata in mano...
- Oltre
a questo, hai qualche altro progetto letterario in cantiere?
Ne ho
molti, a dire il vero. Ho già detto che devo scrivere “Forgotten Times - La
Nebbia della Corruzione”, il volume conclusivo della serie, ma prima sto
terminando una raccolta di racconti Noir intitolata “I Sussurratori”, un genere
nuovo per me, infatti ho chiesto alla collega dei Selfpublishers United Vera Q,
veterana del genere, di farmi da beta reader. L’opera è a metà già da qualche
mese, e conto di riprenderla in mano presto, prima di passare a Forgotten.
Inoltre, ci sono i due volumi conclusivi delle Cronache di Ériu, un romanzo
fantascientifico ancora senza titolo, e un altro fantasy in cantiere dai tempi
della genesi di Forgotten, già a metà ma lasciato a fermentare per una
quindicina d’anni... e poi c’è la traduzione di tutto in inglese, che farò da
sola... forse tra una ventina d’anni, se Dio vuole, avrò finito tutto!
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